Martedì pomeriggio si riunirà il consiglio comunale ed è all’ordine del giorno una mozione, presentata congiuntamente da SEL, PD e IDV, per istituire anche a Sarzana il registro delle coppie di fatto, quel registro che dovrebbe permettere alle coppie, dello stesso sesso o di sesso diverso, di vedersi riconoscere parte dei diritti che vengono invece riconosciuti alle coppie sposate.
Un argomento spinoso che ha visto il susseguirsi di contrapposizioni trasversali nell’ultimo decennio e che nel 2007 portò il consiglio comunale di Sarzana ad approvare una mozione presentata da Rifondazione Comunista , e condivisa da DS e Margherita, che trattava lo stesso tema.
Quindi il 20 febbraio del 2007 (con tre voti contrari, 10 favorevoli e molti “latitanti”) il consiglio comunale impegnava il Sindaco Caleo (che non votò perchè assente) e la Giunta ad invitare l’ufficio anagrafe a predisporre e a mettere a disposizione la modulistica atta a rendere dichiarazione attestante la convivenza.
Ma si sa… a Sarzana il ruolo del Consiglio comunale viene spesso delegittimato da una Giunta che difficilmente riesce a tener fede agli indirizzi dati dall’organo deputato.
Così, seppur gli uffici già nel 2007 iniziarono a predisporre la modulistica e nessun cittadino si presentò per chiedere la registrazione, la Giunta non concluse l’iter per rendere efficace il provvedimento. E non lo fece neppure negli anni seguenti.
Oggi si vorrebbe ricominciare da capo?
Questo è solo un esempio del populismo sbandierato da questa sinistra che si guarda bene da mettere in pratica i buoni propositi che puntualmente ripropone… a chiacchiere!
Il consiglio comunale diventa così un salottino in cui discorrere di temi più o meno interessanti senza però avere l’autorevolezza degna di questo organo che è deputato al controllo ma anche all’indirizzo politico nelle scelte che riguardano la città.
Ha senso che Consiglio comunale torni a discutere, con animo, di qualcosa che colleghi (di cui molti oggi ritroviamo in Consiglio o in Giunta) già fecero appena 5 anni fa?
Io mi auguro che il Sindaco non voglia prestarsi a questi giochetti che ledono la credibilità di tutti i consiglieri impegnati per il bene della città e che faccia in modo che questa mozione sia ritirata, prima che debba chiederlo un consigliere di opposizione! Potrei altrimenti ripresentare tutti quegli ordini del giorno approvati, spesso all’unanimità, dal consiglio comunale, e mai resi efficaci dalla Giunta… così, giusto per riparlarne!
Esiste già un parere del Consiglio comunale, basta che la Giunta decida di darvi attuazione: all’anagrafe è tutto pronto, dal regolamento alla modulistica. A cosa serve che il consiglio comunale ridiscuta un argomento già trattato e per il quale si è già espresso?
Forse in Giunta c’è qualcuno che già 5 anni fa non era favorevole (l’assessore Pratici allora consigliere votò contro). Forse la Giunta è consapevole che questo registro serve a poco o a niente? Forse la Giunta sa che nella maggior parte delle città italiane in cui questo registro è stato attivato non ha trovato un riscontrato interesse da parte dei cittadini?
Chi propone questo registro delle unioni sostiene forse di combattere per i diritti negati a chi non contrae il matrimonio? La Giunta sa perfettamente che per questo scopo il registro delle unioni non serve!
Si discuta allora di cose vere!
Chi non ha contratto il matrimonio chiede di poter decidere a chi destinare la pensione di reversibilità piuttosto che il trattamento di fine rapporto o quote di eredità; chiede che si tutelino il diritto di abitazione e di successione e il diritto di decidere chi potrà assisterlo in caso di grave malattia!
Perché allora il Sindaco non si fa portavoce per Sarzana con il Governo di queste problematiche?
E se non si ha voglia di parlare di problemi VERI si attivi direttamente questo registro, visto che da anni il nostro comune appare nelle liste dei comuni in cui già esiste ma non si perda tempo ingolfando il lavoro del Consiglio comunale e soprattutto non si faccia perder tempo agli uffici!